Le barbabietole rosse, varietà della pianta Beta vulgaris, presentano generalmente foglie grandi di colore verde brillante e gambi dalle sfumature che arrivano al rosso. Conosciamo meglio questo validissimo alimento.
LE PROPRIETÀ DELLE BARBABIETOLE ROSSE
Dietro questo ortaggio rosso intenso si celano numerose virtù. Tanto per cominciare,in caso di spossatezza, contribuisce a risollevare grazie alla sua azione rimineralizzante. La barbabietola, infatti, offre molti sali minerali, tra cui potassio, ferro, magnesio, sodio e fosforo.
A livello di apporto di vitamine, la barbabietola rossa si distingue per il contenuto di vitamina B9, ossia l’acido folico, e di vitamina C. Quindi è particolarmente indicata per rinforzare il sistema immunitario.
Inoltre la barbabietola rossa è ricca di antiossidanti. Si tratta di uno di quei cibi che ci aiutano a prevenire l’insorgere di patologie tumorali.
Per di più, la barbabietola rossa ha un effetto depurativo sull’organismo, combatte l’ipertensione e ha proprietà antinfiammatorie rispetto all’apparato digerente.
Infine, la barbabietola rossa continene triptofano, che agisce nella sintesi della serotonina ed, quindi, è una sostanza utile per il nostro benessere mentale.
COME CONSUMARLE
Grazie soprattutto al retrogusto meno amaro rispetto ad altre varietà, le barbabietole rosse si prestano come ingredienti molto versatili in cucina per la preparazione di numerose ricette.
La radice delle barbabietole rosse non può mancare in nessuna dieta che si rispetti. Soprattutto perché oltre ad avere poche calorie, ha molte fibre, quindi sazia facilmente.
Buona condita all’insalata, bollita o cotta al forno e condita con sale, pepe e olio, oppure da preparare come salsa, da utilizzare sulle bruschette o come salsa per la carne. Da non disdegnarle anche come succo, soprattutto per chi fa sport. Infatti è un ottimo alleato nello sviluppo delle prestazioni.
Abbinata con limone o salsa di pomodoro, permette un più facile assorbimento del ferro in essa presente.
Attenzione tuttavia ad evitare una cottura troppo lunga. Questo perchè potrebbe causare la dispersione dei principali nutrienti in essa contenuti.