Il porro è una pianta erbacea di uso comune in cucina. Infatti viene spesso utilizzata in sostituzione della cipolla. Oppure, per insaporire minestre e condire piatti più o meno elaborati. Inoltre in molti li utilizzano come contorno dopo averli bolliti, conditi con olio e aceto. O ancora cucinati al forno. Ma come bisogna pulire i porri? Non tutto il frutto è buono.
Infatti la parte utilizzabile del porro è costituita dalle foglie cilindriche bianche. In caso sia particolarmente tenera, anche la parte verde può andar bene.
Il porro è un valido alleato per la dieta, grazie alle sue proprietà diuretiche. Vediamo dunque come si pòssono pulire i porri.
Come pulire i porri, cosa c’è da sapere
Innanzitutto sciacquare i porri sotto l’ acqua corrente per eliminare eventuali tracce di terriccio.
A questo punto trasferire il porro su un tagliare ed impugnare un coltello ben affilato e dal manico robusto, in modo tale da evitare che vi scivoli via.
Tagliare quindi la parte verde.
Poi eliminare l’estremità inferiore, ovvero la parte con la radice. Dunque fare un leggero taglio longitudinale e eliminare le prime due foglie esterne. Infine Tagliare il porro a rondelle o a mezzaluna o tritatelo.
Uno dei tagli più utilizzati per la preparazione del porro è il taglio a rondelle. Si tratta semplicemente di affettare la parte bianca del porro, nello spessore desiderato. Si ottengono così tanti anellini.
Inoltre si può tagliare il porro anche a forma di mezza luna, praticando una netta incisione verticalmente, seguendo tutta la lunghezza del porro, dividendolo in due. E quindi tagliarlo in orizzontale nello spessore desiderato, ottenendo in questo modo tante mezze lune.
Altrimenti per tagliarlo a strisce, si dovrà prima dividerlo in due metà. poi procedere a “sfogliarlo”. Bisogna dunque prendere 2-3 foglie alla volta e sovrapponrle sul tagliere, quindi ripiegarle su loro stesse il più possibile e tagliarle a strisce, ottenendo così “fili” di porro.